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Bill contro tutti

questo articolo Sul mercato dei Server lo strapotere di m$ si sente, poco ma c’è, mentre sul Desktop è assoluto. Il popolo dell’open source si è dedicato alla lotta contro il codice chiuso (M$ ne è il maggior rappresentante) in tutti i modi possibili. Oggi possiamo scaricare liberamente dal sito di Red Hat una distribuzione gratuita ed installarla abbastanza semplicemente sui nostri DeskTop a casa. Ampiamente supportata ed in continuo sviluppo è di sicuro un sistema operativo degno di quel nome. Purtroppo però non funziona, la gente non la scarica, la gente non la installa, la gente continua ad usare Windows, con tutti i suoi pregi ma anche con i suoi difetti. Prima M$ ha condotto una battaglia durissima con l’open source dandogli contro, dicendo che i prodotti della casa di Redmond sono migliori, più usufruibili e più facili, diciamo che questa linea politica ha tenuto finchè ha potuto, la gente cresce, impara, acquisisce anche dialettica per poter argomentare i problemi. Ora M$ Cambia rotta nelle due settimane succesive al proscioglimento al processo anti trust che ha visto M$ in primo priano, e dice “Niente linea dura contro i concorrenti” allora via ad elogiare soltanto i pregi. Ma non basta, lo conosciamo tutti Windows. Dopo un po’ di silenzio se ne saltano fuori con un rapporto che dice che M$ costa meno di Linux… Ho letto l’articolo di punto informatico che riportava la notizia, e sono rimasto sorpreso, anzi sbalordito… diviso tra scetticismo e incredulità sono andato a leggermi il rapporto originale… Nulla da dire. M$ ha fatto proprio una cosa furba, ha messo in luce i costi di Linux, vi siete mai chiesti come fa un’azienda basata sul modello di business dell’opensource a sopravvivere? con l’assistenza, quello che viene pagato non è il prodotto in se, ma è il “su misura” che crea guadagno. E’ un po’ come andare dal sarto sapendo che il vestito ve lo regala ma se lo volete della misura giusta… mbhè manodopera. Il rapporto M$ Vs Linux riportava dei modelli di costo per la costruzione di una server farm basata sui sitemi win e di una server farm basata su sistemi unix like. I calcoli sono stati fatti a dovere, il risultato è proprio vero, linux costa meno inizialmente, mentre Win costa di più all’acquisto. I calcoli si basavano non solo sull’acquisto del SW ma anche su mantenimento, costruzione, acquisto di macchine, aggiornamenti, insomma su base quadriennale tutti i centesimi spesi in quella direzione. Ottima mossa, attaccando indirettamente il mercato dei server ed elogiando di pregi di avere delle macchine windows il big di redmondo ha mosso un grave colpo anche a quell’area dove Linux era predominante sopratutto in un periodo in cui persino IBM sta promuovendo i sistemi unix like. La cosa che però mi ha fatto storcere il naso è che si calcolavano i costi di un tecnico specializzato in linux confrontati direttamente con i costi di un tecnico per windows, essendo l’interfaccia di windows assolutamente più facile da utilizzare (lo ammetto) non serve avere all’inteno della propria azienda un signore specializzato al massimo, basta avere un signore che sappia usare un mouse ed una tastiera, la qual cosa è vera da un punto di vista pratico come ad esempio creare un’utente in un dominio, ma non è assolutamente vera nei malaugurati casi in cui qualcosa non funzioni. I sysadmin Linux sono ampiamente più pagati dei sysadmin di windows. non si tiene conto però ce un sysadmin linux è sicuro che avendo creaato un’utente ad hoc esso rimarrà tale fino alla notte dei tempi, mentre un sysadmin di windows deve smpre combattere con i capricci dello stesso sistema operativo. Ecco quindi che l’interfaccia conta ben poco quando il tempo perso non è per il setup ma è per il mantenimento, anche se così non fosse voglio aggiungere che linux sta sviluppando a ritmi impressionanti applicativi finestra proprio come windows, e prima o poi anche linux avrà un’interfaccia e delle gui (Graphic User Interface, solitamente rivolto a quelle interfaccie per amministrare i server o i componenti del server stesso) di assoluto rispetto . Poi proprio Venerdì scorso leggo su WUP.it in un articolo che M$ vuole assorbire il colosso di Borland (fonte originale The register) , sempre più stupito controllo meglio e cerco notizie a riguardo, ma sopratutto mi interesso di come la pensano gli utilizzatori di Delphi o di qualsiasi prodotto Borland. Orrore, programmatori che pensano di darsi ai gessetti in mezzo alla strada piuttosto di utilizzare prodotti M$ per sviluppare, utenti esperti che ricordano i bei vecchi tempi di pascal e basic, o GW basic. Insomma un putiferio, ebbene sembra che ultimamente Bill Gates pensi che comprando la concorrenza possa risolvere tutti i suoi problemi, ma queste sono solo dicerie, che ancrebbero abbandonate, credo che Bill si stia movendo bene: Acquisendo la Borland non solo elimina un concorrente dalle schiere nemice ma ne acquisice il know how, l’esperienza maturata in anni di successi, insomma si prepara per avere a propria disposizione un ventaglio di programmatori espertissimi bravi ed impegnati che ci credono. Oltretutto ho letto un titoletto piccolino piccolino in linux magazine di novembre e confermato poi in Wup.it che parlava dei sorgenti di windows che secondo indiscrezioni sarebbero stati proposti (quindi svelati) a universitari americani per controllarli per migliorarli ma che nessuno li abbia accettati. Ovviamente in america un programmatore medio si rende conto di cosa vuol dire sviluppare per microsoft e di cosa vuol dire patto di non divulgazione. Patti di acquisto, minacce a governi, politica di elogio dei proprio prodotto, politica di disprezzo dei concorrenti, denuncie a case produttrici di Sistemi Operativi, insomma in questo ultimo anno qualcosa si sta muovendo e si muove facendo tanto rumore, voglio proprio vedere come andrà a finire, non nascondo che tifo per la comunità open source :-)]]>