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Cosa vuol dire "Hacker"

Mi farebbe piacere che tutti fossero a conoscenza che la popolazione di hacker si sente offesa ad essere generalizzata e messa al pari di una persona che ha ben poco a che fare con un hacker, la generalizzazione non può esistere sopratutto se a farla sono testate giornalistiche di grande portata, i media spesso confondo e distorcono la definizione pura dell’essere hacker, a tal proposito vi invito a dare una generale scorsa al Jargon Dictionary che, più di tutti, ha catalogato la mentalità di questi artisti definiti hacker.

Hacker
Siamo proprio al termine più usato a sproposito della storia di tutte le lingue. Fanno seguito a questo termine una serie di altri identificativi che non sono altro che un tentativo classificare un hacker con esattezza.
Cominciamo dall’origine del termine: uno dei primi libri che son stati scritti è "Hackers: heroes of the computer revolutio n" di S. Levy. A quanto pare la parola risale agli anni ’50, usata nel ,famosissimo ed agongato dalle menti più eccelse, MIT (Massachussets Institute of Thecnology) nel settore della Model RailRoad Club.
Ovviamente però il termine letterale originale a qualcosaltro, si ritiene sia generato dagli spaccalegna in particolare quelli che intagliano mobili.
Se volete ulteriori informazioni sul termine hacker ecco un link da poter consultare.
Dizionario Ricerca Hacker
Mi sono preso la libertà di tradurre (a spanne) quanto detto dal Jargon File in merito, vi consiglio però di controllare a parte le successive informazioni, il dizionario è costruito in modo così esemplate da permette il confronto incrociato con più parole.
La definizione senz’altro più realistica e la più utilizzata soprattutto dagli hacker stessi è la seguente:
Hacker: 1) una persona che ama esplorare i dettagli dei sistemi programmabili e i modi in cui estenderne le capacità, contrariamente alla maggioranza degli utenti che impara solo lo stretto necessario. 2) chi programma entusiasticamente, se non maniacalmente, o che preferisce programmare piuttosto che disquisire sulla programmazione. 3) una persona in grado di apprezzare l’abilità nell’attività di hacker. 4) una persona che impara a programmare presto e bene. 5) Un esperto di un particolare programma, o chi lavora spesso su o mediante quest’ultimo (le definizioni da 1 a 5 sono correlate, e quanti vi si riconoscono tendono a raggrupparsi). 6) Un esperto o un appassionato di qualunque materia: si potrebbe anche essere, per esempio, un hacker dell’astronomia. 7) chi ama raccogliere la sfida intellettuale di superare o aggirare le limitazioni con creatività. 8) (non accettato da tutti) un losco ficcanaso che tenta di scoprire informazioni sensibili intrufolandosi dove non deve; da qui gli "hacker di password" o "hacker di rete", ma il termi giusto in questo caso è Cracker

Vorrei farvi notare come nel Jargon File si tenga particolare attenzione a distinguere l’Hacker onesto dall’impostore Cracker, termine per altro apertamente dispregiativo.

Cracker
Oggi il termine è dispregiativo ed un hacker ci tiene a non averci nulla a che fare, ma se guardiamo il passato tra il 1980 ed il 1985 la apple e quasi tutti i isuoi produttori di software utilizzavano dei sistemi di protezione dei loro programmi in modo tale da impedirne la copia e la distribuzione illegale. In questo periodo nascono i veri e propri cracker "buoni", cioè coloro che sono riusciti a sproteggere programmi e distribuirli gratuitamente ed essi erano considerati dei magici guru dell’informatica. Spesso il lavoro di crack consisteva nell’avere una grande abilità ed affinità con programmi di debug e la patch di un programma. Ammiratissimi in quel periodo per l’opera di bene si sono distinti per la loro umanità, lasciando spesso un messaggio nelle loro patch o nello spazio libero dei dischetti copiati, una pratica che ha qualcosa in comune con l’attuale defacement dei siti.
Oggi il cracker viene definito così dal Jargon file
Cracker: chi infrange la sicurezza di un sistema. Termine coniato da alcuni Hacker, nel 1985 circa, allo scopo di difendersi dall’abuso della parola Hacker da parte dei giornalisti. Un precedente e fallimentare tentativo di indicare chi svolge tale attività è stato fatto, nel 1982, col termine "verme".
L’impiego di entrambi i neologismi denota un forte disprezzo verso il latrocinio ed il vandalismo perpetrati da alcuni gruppi di cracker. Certo si sa bene che qualunque hacker può aver compiuto intrusioni, seppur "ludiche", e che conosce molte tecniche di base, ma è vero anche che quanti hanno superato la "fase larvale" hanno sconfitto il desiderio di agire in quel modo, eccezion fatta per le ragioni pratiche, immediate e, naturalmente, a scopi positivi: per esempio, aggirare la sicurezza è talvolta necessario per portare a termine alcuni lavori.
Così la sovrapposizione tra Hacker e Crackerè assai inferiore di quella immaginata dal lettore comune, fuorviato dal giornalismo sensazionalistico. In realtà, i cracker tendono a raccogliersi in gruppi assai chiusi e ristretti che ben poco hanno a che fare con la cultura ampia e variegata descritta in questo dizionario; sebbene i cracker si definiscano sovente Hacker, gran parte degli autentici hacker li considerano una forma di vita separata ed inferiore.

Come avrete notato è palesemente dispregiativo, ma la distinzione deve essere netta per poter distinguere un hacker da un cracker.

Script kiddie
Questo termine è stato coniato pochi anni fa ed è solo ultimamente entrato in uso nei circoli di menti elevate.
Indica una particolare categoria di cracker che utilizza script e programmi altrui per infiltrarsi o sproteggere i propri software.
Va da sè che questa persona non è quindi in gradi di produrre per conto proprio i programmi per la propria attività. Inquesto articolo voglio porre particolare rilievo alle abilità, le competenze, e l’etica di un vero hacker, ed uno script kiddie ne è per definizione privo.
Questi individui reperiscono gli strumenti di hacker o cracker per applicarli a proprio uso e consumo, sui propri programi (legittimamente o no) o per trovare una falla nella sicurezza di un sitema. Gli strumenti utilizzare per abolire una protezione spesso hanno la brutta tendenza a finire fra le mani della gente comune.
Pieno di varianti anche questo termine, sia del giorno d’oggi che del passato. Leech (sanguisuga) ne è un esempio, oppure warez puppy e warez d00d. L’abilità principale di questi individui è quella di acquisire "warez" termine utilizzato per indicare sowftware munito di copyright (e distribuito illecitamente). Un leech è uno che prende senza dare nulla in cambio; è un termine piuttosto vecchio che risale alle BBS (Bulletin Board System) che ai tempi erano piuttosto lente e con carenza di linee. Coniato proprio dai loro proprietari che etichettavano i loro utenti con il termine leech quando uno di questi utenti aveva scaricato troppe cose senza mai caricare nulla di nuova nella BBS. Quindi riassumendo quando un utente effettuava un collegamento veniva controllato il suo SYSOP (SYStem OPerator) calcolato in base a quanto dowload e quanto upload era stato fatto, nel caso della presenza di un leech gli veniva chiesto di fare l’upload di nuovi programmi non ancora presenti in BBS.
Nella comunità dei "warez" è considerato un peccato mortale prendere senza mai nulla dare, ossia essere un vero leech.
Ulteriore variante è il lamer o rodent, conosciutissimo nell’ambiente chat. Letteralmente è una persona che da fastidio (rompiscatole). Originalmente è stato adottato nelle BBS (torniamo sempre alle origini, ricordate che internet è nato dopo le BBS) negli anni 80. Essi sono strettamente legati agli hacker, presumibilmente perchè le loro attitudini sono leggermente al di sopra della media seppur non eccellono. Talvolta essi dipendono da Hacker e Cracker per il rifornimento di strumenti e programmi e alcuni li considerano alla stessa stregua di hacker (Errore!!!)

Phreak
Questa è una particolare stirpe di Hacker, il termine è un’abbreviazione di "Phone Phreak", trattasi di un hacker che si occupa di sistemi ed apparecchi telefonici.
Le due categorie (phreak e hacker) sono strettamente correlate, l’eventuale differenza sta nell’interesse dei due, hacker si interessa principalmente di Computer, phreak di linee ed apparecchi telefonici.
Come può essere che un hacker diventa un phreak? semplice, inizialmente gli hacker si scambiavano informazioni tramite la rete e quindi tramite telefono, i costi telefonici per questo tipo di attività erano elevatissimi e quindi ecco la necessità di alcuni hacker di evitare di pagare le bollette, o perlomeno di non averne di altissime. Comunque il problema della bolletta telefonica si è risolto con il boom degli ultimi anni di internet (perlomeno in america, l’italia è ancora indietro e molto).

White Hat/Black Hat
Cappello bianco, riferito agli hacker, iniziò a propagarsi nel 1996.quando viene annunciata la prima conferenza Black Hat Briefings, una conferenza annuale sulla sicurezza che si tiene a Las Vegas, nella quale vengono affrontati argomenti di tutti i livelli; si deduce perciò che il termine potrebbe essere stato addottato da un gruppo ristretto già qualche anno prima. L’idea che stava dietro al convegno era quella di consentire ad alcuni hacker, per l’appunto i "black hat" (cappello nero), di proporre ai professionisti problemi e soluzioni riguardanti la sicurezza dei sistemi informatici.. Jeff Moss (alias dark tangent) ne fu il promotore. Fin dall’inizio però la presenza dei black hat fu presa come uno scherzo.
Ma che cosa rende un hacker buono o cattivo? per la maggiore si ritieche che Black Hat utilizzi il proprio sapere a delinquere; numerosi hacker però si ritengono white hat, cioè pensano di agire nel giusto.

E’ finita la nostra lunga propaggine nel mondo degli hacker. prossimamente descriverò alcuni metodi di intrusione.

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