Ecco la nostra discussione (in rosso il mio interlocutore ed in nero io):
L’Unione europea ha approvato la proposta di punire con il carcere – fino a 5 anni – i colpevoli di pirateria informatica. Hackers, autori di virus e chiunque usi violi server e reti è a rischio. “Ci saranno definizioni cominu e sanzioni per varie attività criminali compiute on line” dichiara il commissario europeo per la Giustizia e gli Affari Interni
il problema sta nella definizione legislativa di crimine informatico e di hacker. vuoi sapere che si fa adesso, adesso si sta tutti buoni buoni senza poter utilizzare internet. stanno mettendo dei paletti in un bel campo aperto diventerà una prigione. stupido tentativo di regolamentare una cosa a disposizione della comunità .
già già … ecco altri paletti…un’infinità di paletti dove alla fine si deve andare in una direzione ben predefinita? questo ci aspetta? cammminare tutti in fila indiana o una massa infinita rivolta verso non si sa bene cosa? belle aspettative…sembra di vedere un vecchio film di fantasienza..una massa di persone senza personalità …senza spirito d’iniziativa… che tristezza… e allora bisognerebbe reagire non credi? ma reagire come? combattere contro qualche cosa che ha il coltello dalla parte del manico? già …forse si rischierebbe di rimanere accoltellati…ma meglio rimanere accoltellati che vivere così… stupido? stupido è chi lo stupido fa…beh…adesso è ora di finirla…basta…basta… ci si mette una bella corazza e si combatte contro questo mondo…caspita abbiamo una grande potenzialità , perchè precludercela? no mi spiace non ci sto…direi di organizzare qualche cosa…non so ancora cosa… oggi mi sento rivoluzionaria…e sentendo certe notizie mi riempio di rabbia…
posso pubblicarlo su etechs, mi piacerebbe una bella discussione!
vediamo un po’ se la gente ha le palle…se si ha voglia di cambiare…se i cambiamenti spaventano…se è vero che si vuole sempre migliorare o se la gente ama solo riempirsi la bocca di belle parole e basta…ma i fatti…i fatti dove cavolo stanno?
]]>
Nessun commento “Leggi e paletti”
Una legge vale unicamente nell’ambito sociale/comunitario in cui esiste. Ripeto, unicamente.
In famiglia vale la legge dei genitori. A scuola vale la legge del prof. Sul lavoro vale la legge del capo. E così via. In generale vale la legge del più forte. Ripeto, in generale.
Internet è un po’ particolare. La legge di Internet, l’unica legge, dice più o meno questo: se vuoi spostare delle informazioni da qui a lì devi farlo usando questo protocollo (in gergo tecnico TCP/IP). La cosa particolare è che *tutti* devono fare così, ammesso e non concesso che vogliano trasmettere informazioni (ma per il fatto stesso che l’essere umano è un animale sociale ritengo quasi impossibile non trasmettere informazioni, volenti o nolenti; evito di approfondire il discorso qui).
Dalle brevi considerazioni deduciamo un paio di cose:
– l’universo non-Internet (il cosiddetto mondo ‘reale’) si basa sulla legge del più forte;
– l’universo Internet (il cosiddetto mondo ‘virtuale’) si basa sullo scambio apolitico di informazioni.
Cito testualmente dall’articolo pubblicato su http://www.worldofends.com e tradotto integralmente su paolo.evectors.it/italian/worldOfEnds.html:
“Internet percepisce la censura come un malfunzionamento e quindi la aggira” disse John Gilmore. Ed è vero. Alla lunga, la radio via Internet avrà successo. I sistemi di instant messaging verranno connessi tra loro. Stupide aziende diventeranno più furbe oppure moriranno. Stupide leggi verranno superate o sostituite. Ma è anche vero che, come disse John Maynard Keynes, “Alla lunga saremo tutti morti”.
Secondo me c’è poco da combattere. I governi *non* hanno il coltello dalla parte del manico. Ecco perchè cercano di limitare la libertà di Internet.
Internet che non ha governo.
Internet che è di tutti, forti e deboli.
Internet che esiste, non dimentichiamolo, ora ed adesso.
Mi piacerebbe sapere se l’eversività dello scambio epistolare da cui è stato tratto l’articolo sia solo uno sfogo personale o se veramente si crede che Internet sia limitabile.
Nel primo caso ascolto lo sfogo e spero sia passeggero. Nel secondo caso invito ad una attenta lettura dell’articolo precedentemente citato, ed eventualmente ad un confronto dialettico.
L’importante è non sussurrare nel vento.
Accidenti, sembra propaganda politica d’opposizione, io non volevo buttarla in politica, semplicemente volevo vedere dove si ferma la giustizia o perlomeno il giusto inteso come giusto per tutti, che il bene deve essere spartito un po’ per tutti ed il male idem.
Non parliamo di corruzione poi, chè nel qeb di corruzione ce n’è molta è solo un po’ meno palese.
cambieranno molte cose nell’immediato prossimo futuro.
Ricordate anche Roma l’immortale è caduta a causa della propria corruzione.