Layer 06

Partizionare un HardDisk pronto per Linux.

Diskdruid e Fdisk
Durante l’installazione di Linux viene richiesto come partizionare i(l) propri(o) hard disk, in modo da definire cosa formattare e dove installare il sistema operativo, se preservare le eventuali partizioni esistenti (contenenti altri Sistemi Operativi) o ripulire completamente gli hard disk.
Gli strumenti generalmente disponibili per questa operazione sono:
fdisk Tool testuale con la possibilità di operazioni avanzate per il partizionamento
diskdruid Tool grafico fornito da RedHat, semplice ed intuitivo alternativa funzionale a fdisk se non si hanno bisogno di funzionalità avanzate

Partizioni
Con diskdruid e fdisk si ha la possibilità di decidere come partizionare i propri hard disk e decidere quale filesystem adottare per far girare linux.

Il minimo partizionamento richiesto prevede:
– una partizione generale (/, root) in cui saranno inseriti tutti i file.
– una partizion di swap (usata come Virtual Memory)

E’ preferibile, nelle installazioni standard avere un miglior partizionamento cioè dedicare partizioni indipendenti per:
– / (la root, sotto la quale stanno tutte le altri directory
– /boot (partizione di boot, dove risiede kernel e file di boot. 20 Mb di spazio possono bastare)
– /var (partizione in cui vengono messi file che cambiano di dimensione, tipicamente i log. E’ utile averla su partizione indipendente per evitare che un aumento dei log inattesi riempa tutto il filesystem. Farla almeno di 100 Mb)
– /home (dove risiedono i file di tutti gli utenti. Può essere piccola e praticamente inutilizzata (mail, dns server) o molto grossa e piena di documenti (web, file server)
– /tmp dove risiedono file temporanei.

In fase di partizionamento, oltre a decidere come partizionare gli hard disk bisogna assegnare ad ogni partizione un mount point.
Per esempio se abbiamo un hard disk da 10 Gb come primary master e lo vogliamo dividere in 6 partizioni, potremo ottenere:

Partizione Mount Point Partizione Mount Point Partizione Mount Point
/dev/hda1 /
/dev/hda2 /boot
/dev/hda3 /var
/dev/hda4 /home
/dev/hda5 /tmp
/dev/hda6 SWAP

Notare che la partizione di SWAP non necessita di un mount point.
Considerare inoltre che possiamo formattare ogni partizione con un file system diverso.
Possiamo per esempio avere, nell’esempio sopra, tutte le partizioni in ext2 (File System nativo di Linux) e la partizione /dev/hda4 ( dove viene montala la /home ) formattata in FAT 32 (File System di Windows 98, supportato anche da Linux).]]>