FreeNAS è un prodotto molto interessante, trattasi infatti di una distribuzione Linux basata su BSD che sta in 30 Mb e permette di gestire un NAS (Network Attached Storage) tramite interfaccia WEB. Sulla carta è molto ma molto interessante, infatti ho letto un po’ di post sul blog di davide e ne sono rimasto abbastanza abbagliato. Ho sperato fino all’ultimo di riuscire ad installare questa distribuzione. Ma vediamo cos’è successo: Il caso richiedeva l’installazione di un disco di rete (NAS appunto) che permettesse ai pochi computer della rete, nel caso particolare erano 5/6 client, di condividere dei file su delle cartelle preconfigurate e di creare delle porzioni di backup su altre cartelel dedicate. Il Budget a disposizione, limitatissimo come sempre, ha imposto una soluzione free che a me piace tanto, perciò una distribuzione linux su hardware abbastanza datato. Il server non è nulla di che: un pentium 3 500 MHz con motherboard aBit e chipset Via, scehda di rete integrata Realtek Hdd da 20Gb Maxtor (arghhh), l’obbiettivo era quello di cominciare con questa configurazione e poi magari espanderla successivamente. L’installazione della distro (versione 0.686b2 rilasciata il 18 Novembre 2007) non è stata per nulla impegnativa, ha riconosciuto tutto QUASI subito, sottolineo il quasi, la scheda di rete ed il chipset non sono dei migliori, ma ci si arrabatta un po’ e la soluzione si trova sempre. Una volta che l’hardware è stato configurato ed è stato asseganto IP e partizione da utilizzare per la condivisione, l’interfaccia WEB di FreeNAS è stata di grande aiuto, configurazione utenti, shares, quote di disco, insomma veramente completa. Dal sito ufficiale della distro scopro che l’interfaccia Web è basata su m0n0wall, la cosa è davvero molto interessante, chissà che non mi salti fuori un altro progettino. Ma veniamo al dunque, perchè ho dovuto abortire? Semplicemente perchè non è stabile, infatti uploadando un file da 10 Mb su una cartella con permessi aperti a tutti, il server ha la brutta tendenza a bloccare l’upload. In un altro timido tentativo di uploadare un unico file da 500 Mb (backup della cartella documenti) il server s’è riavviato. Dopo questi 2 tentativi, con il poco tempo a disposizione ho dovuto cambiare direzione scegliaendo una soluzione già conosciuta ed ampiamente affidabile, centOS 5.0 ehh che volete che vi dica… le abitudini sono difficili da combattere. Ecco un’altro che ha dovuto abortire Purtroppo fino a che non mi giungerà notizia che la distro sarà stabile credo di non provarla più per tre semplici motivi: – il primo impatto è quello che si vende al cliente – gli ambienti di produzione hanno casistiche che vanno oltre ogni umana concezione – non ho fisicamente tempo di provare Però l’idea è buona, molto buona, l’interfaccia web è davvero semplice, non mi resta altro che tenere d’occhio e aspettare una versione stabile o stabilissima :)]]>
Nessun commento “FreeNAS – Un'installazione abortita”
Mi spiace per la tua esperienza negativa, vorrà dire che finora sono stato più fortunato di te, non avendo mai avuto problemi di nessun tipo in nessun senso. L’altra segnalazione negativa io l’avevo richiamata su “Altro parere su FreeNAS“.
Il mio problema è ora che per una legge di marketing servono 7 notizie positive per cancellarne 1 negativa… quindi vuol dire che devo scrivere altri 14 articoli …arrrgh…’na faticaccia!!!
Byez
Se andavi piu’ avanti trovavi anche la soluzione: opennas
http://www.openlinux.eu/content/view/122/61/
a me comunuqe sembra che Davide sia l’unico a cui freenas funzioni 😛
Sarò l’unico in Italia: FreeNAS
Interessante anche la segnalazione si spippolo, potrebbe essere utile fare un’analisi comparata :D, magari quando avrò un po’ di tempo…
Byez
si mbhè OpenNas certo l’avevo letto, solo che per mancanza di tempo sono andato dritto al punto, su una cosa già fatta e già vista.
Cmq non la considero un’esperienza negativa, è stato bello vedere che l’idea sulla carta è proprio bella e che l’interfaccia non è per niente male.
Come sapete entrambi però, una cosa è un’idea ed un’altra è un backup lento o che si blocca o col server che crasha.
magari la prossima votla mi esercito con questa OpenNas sempre che i progetti me lo permattano.
@DvD probabile che a te funzioni perchè è su VMWare…. mbhò
“trattasi infatti di una distribuzione Linux basata su BSD”
aaaaaaaaahhhhhhhh sciagura, ma che ci azzecca Linux con FreeBSD?
giusto per fare il pignolo
ciao
dat
e c’hai raggione!
😉
errore mio
@Enrico: Quella usata negli articoli, per giocarci è su VMWare, se hai letto con attenzione però l’ultimo articolo, l’ultimo screenshot l’ho preso da una macchina reale e datata… ne ho diverse in giro, ma evito di pasticciarci su… ;-D
Byez
uhmm allora appena ho un po’ di tempo vedo di rimettermi in opera
Ho capito, come al solito tocchera’ a me mettre in piedi la cosa…
Ho giusto un biprocessore p3 @933 ed una scheda pci sata che mi avanzano
🙂
Salve! Io ho optato per Freenas per costruire un server di backup per l’ufficio, e la scelta si è rivelata vincente. Ho zipillato un case con componenti nuovi quali motherboard Abit con chipset Intel, processore Dual Core 1.6, cassetti estraibili e 4 HDD da 750Gb in Raid5. L’attrezzo ha avuto qualche problema di gioventù, ma dato dall’hardware -non fa il boot da chiave USB- ma, dopo test di stress e carico quali accessi simultanei, long-run, swap dei dischi, estrazione a caldo per simulare rotture e cattiverie varie, ho 2 tera ridondanti che attualmente stanno caricando in sicurezza i dati. Io almeno sono soddisfatto 🙂
Ciao a tutti,
in stile guestbook, vorrei dire anche io la mia;
io per motivi di lavoro ho avuto fin troppo tempo per provare ambedue le distribuzioni ( a proposito trattasi di OpenFiler e non OpenNAS 😉 );
OpenFiler:
Linux Centos based, molto potente veloce e stabile, la semplicità d’uso è quasi sconcertante; problemi riscontrati dopo l’uso sono pochi, uno fra questi è l’aggiornamento, va spenta la macchina e fatta l’installazione in stile Centos (quindi non indicata nel caso di sistemi embedded),
FreeNAS:
FreeNas freebsd based, potente, aggiornatissima (la versione RC2 contiene il nuovo fs ZFS con licenza BSD) backup via snapshot dei dati, aggiornamento da immagine scaricabile in automatico dal software. I lati negativi sono più un discorso di giventù del sistema, alcune volte si impalla durante lo spostamento via rete di file grandi (500Mb e più) usando samba (samba è un progetto importato da Linux, quindi non nativo); nfs è eccellente, ma il suo meglio lo dà diventando server iscsi.
Io per il mio ufficio e per casa uso FreeNAS (non si era capito!!), ovviamente in versione stabile per l’ufficio e test a casa.
Per casa ho comprato un Case tower con la scheda Intel Atom 330, così posso contare su circa 6Tb per 6 dischi, 2 su mobo e 4 su scheda esterna.
In ufficio abbiamo un Dell 8U dove ci sono 16 dischi SAS da 10000 giri da 137GB in Raid-5, per circa 2Tb.
In ambedue i casi si comporta benissimo, anche dopo usi prolungati come i backup effettuati a lavoro.
Penso che a parte preferenze personali, sono due ottimi software, e una cosa dev’essere chiara a tutti, se viene usato hw vecchio o di riciclo le prestazioni non sono alte )ovvio(.
Un Atom 330, scheda + cpu (costo 77€), permette di trasferire tera e tera di dati senza perdite nè errori.
Un salutone a tutti
VL
FREENAS NON E’ UNA DISTRIBUZIONE DI LINUX!!!!!!!!!! E’ FREEBSD!!!!!