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Grafica e Linux

Red Hat (ormai nota casa distributice di una delle più rilevanti distribuzioni del mercato) e Maya 3D è un’accoppiata più che vincente, associate la stabilità di linux con le esigenze di un motore grafico 3d rendering e modellazione, il risultato vincente non può che essere questo. Prendiamo Maya3D, realizzato dalla casa Alias|Wavefront, è giunto a livelli davvero ragguardevoli con quest’ultima versione la 4.0. Se guardiamo indietro nel tempo vediamo la sua nascita nel 1983 (lontanissimo). Rilasciata soltanto dopo l’acquisto delle due società da parte di Silicon Graphics, nel 1998, produzioni come Dante’s Peak, Mars Attack e WaterWorld vennero realizzate con i “precursori” del nostro caro Maya. Ma è quest’ultimo a mettere del valore aggiunto nella modellazione 3d. Su quali piattaforme gira questo prodotto? su quasi tutte, Irix (nesce proprio per questa piattaforma) MacOS X, Win NT, Win 2000 e dulcis infundo Linux Red Hat a partire dalla versione 6.2. Si tiene però a precisare che Maya funzione anche con altre distribuzioni una per tutte la Mandrake. I costi di Maya però sono direttamente proporzionali alle sue prestazioni, si parte da 18.000 €, non poco direi, anche se però i requisiti minimi di sistema sono molto bassi, però devo dire che il risparmio sulla macchina non è poi così elevato, pensate che per far girare maya su red hat 6.2 basta possedere un P III 300, 128 Mb di RAM e 256 Mb di spazio su disco, veramente poco insomma a quanto dichiara la casa produttrice. Ci fa piacere sapere che è disponibile una versione demo di maya 3d per linux al sito della cas produttrice Alias|Wavefront. Maya purtroppo non è da tutti, la stessa casa produttrice dichiara che è un software per gli addetti ai lavori e che data la sua complessità richiede ore ed ore di lavoro per poter sfruttare a pieno questa enormemente potente macchina. Sono state aggiunte in questa versione anche dei set di istruzioni per il compilatore render per i processori intel, ne viene quindi incrementate le prestazioni, sono disponibili inoltre aggiunte quali il MEL (Maya Embedded Language) che, proprio come in autocad, permette un controllo completo e diretto delle funzionalità di questo prodotto. Diciamocelo, lo scripting è importante, è per questo che è stato notevolmente sviluppato anche da Macromedia per il prodotto Flash. Con questo articolo tengo molto a sottolineare che l’affidabilità di un sistema Open Source unito alle capacità di un prodotto del genere ci fa pensare che non è poi tutto sbagliato nell’open source. Fonte informazioni:

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