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Linux nelle scuole italiane

Alex ha partecipato all’iniziativa ubuntu ponendo l’accento sulla situazione delle scuole italiane e sul fatto che il problema non nasce dagli studenti e dalla loro poca voglia di affrontare linux, ma proprio dai professori che spesso sono retii ad usare linux.

L’uso di Linux e di applicativi open source nelle scuole è purtroppo ancora una realtà poco diffusa. I laboratori di informatica delle scuole italiane presentano tutte la macchine partizionate per Windows e Linux, ma quest’ultimo è pressochè inutilizzato. I professori sono restii a usare linux ed usano solo Windows (e quindi condizionano indirettamente anche gli studenti) nonostante esistano applicativi alternativi open source di medesima qualità (se non superiore). Di conseguenza i sistemi linux in tutti i computer vengono trascurati, non vengono aggiornati (in un laboratorio della mia scuola c’è ancora edubuntu 5.10.. fate voi!!) e non vengono nemmeno installati software aggiuntivi che potrebbero servire all’attività didattica ( ad esempio.. per tutti quelli che dicono, inclusi i professori, che non si può programmare in Basic su piattoforma Linux… non è vero!!! esiste Gambas!!!). Inoltre la scelta di s.o. alternativi non si limita solo ad edubuntu, che forse è il più conosciuto, ma ci sono tantissime altre distribuzioni focalizzate sull’uso didattico: So.Di.Linux, FUSS Gnu/Linux, QiLinux Docet, Eduknoppix, Didatux, EduPup, Freeduc-primaire ecc ecc.. Per fortuna qualcosa si sta muovendo è infatti partita una petizione: http://firmiamo.it/linuxscuola Firmate se volete vedere il pinguino fra i banchi di scuola!!!
Anche questa è una cosa importantissima, da parte mia ho firmato ben più che volentieri.]]>

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