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Ubuntu contro il palladium e l'abuso di potere

Maathias ci racconta il suo esordio con ubuntu, ma sopratutto ci da un motivo in più per convincerci che linux è meglio. Alla fine della mail Maathias mi scrive anche che di guide ne è pieno internet grazie alla community ed al wiki ubuntu-it, compreso il forum che è pieno zeppo di gente compentente che sa il far suo ed è sempre disposta a dare una mano.

Sperando di poter entrare nella “top 100” per ricevere la tua fantastica offerta (facendo sì che la mia tastiera possa sopravvivere alla mia volontà di violenza che provo ogni qualvolta poso gli occhi sul tasto super), ti mando l’unica cosa che spero possa interesarti, ovvero la motivazione del mio passaggio ad ubuntu (e linux in generale…). Tutto cominciò un anno fa, quando nel mio pazzo e forsennato scaricare senza limiti grazie alla rete fastweb e emule, mi imbattei in un foglio di testo particolare: ci arrivai sbirciando nei files condivisi delle persone che scaricavano da me, poco professionale, ma sempre divertente (per conoscere una persona guarda cosa condivide 😛 ). Insomma questo testo, intitolato una cosa del tipo “Attenzione ci stanno controllando tutti: progetto PALLADIUM, venni a conoscenza della maxi operazione che andava svolgendosi (e tuttora si sta preparando) nei vertici delle più grandi multinazionali di prodotti di elettronica e informatica; progetto assurdo, consistente in una unione tra di loro, affinché si affinassero sistemi di controllo INTERNI ai pc, ai cd, ai dvd, per evitare OGNI forma di pirateria. La legalità soprattutto, niente da dire su questo, se non che questa stessa legalità ad ogni costo avrebbe fatto si che tutte le cose scaricate in quei mesi di matto e disperatissimo download sarebbero state ileggibili, perché i vari software presenti in windows riconoscevano la mancata originalità del prodotto. Scenario tetro, dove si poteva ascoltare musica o guardare un film o usare programmi vari, solo se si dimostrava al pc -inserendo preventivamente il supporto originale dunque- che quei dati venivano da una fonte in mio possesso e certificata come autentica. Il resto, secondo quell’articolo, sarebbe stato cancellato IN AUTOMATICO dallo stesso programma che riconosceva il falso. Tuttora mi aspetto che da un momento all’altro qualche aggiornamento particolare inserisca in modo ambiguo e sottobanco (tipicamente in stile microsoft) qualche utility o filtro o programma che compia questo passo. Ma per fortuna io non ne devo avere timore… Preso dallo sconforto per queste notizie, mi lanciai in discussioni con amici in merito, amici più consapevoli di me dei mezzi informatici e delle loro possibilità, amici che mi seppero consigliare Linux come altrernativa valida a questo strapotere e stracontrollo di “agenti esterni” alla mia volontà… Come motivazione mi dettero la possibilità di trovare tutto OPEN SOURCE, gratuito e valido, ma non solo: installando linux anche la sicurezza si sarebbe estesa in modo capillare a tutto il mio pc, per il quale ero paranoico (era nuovo di zecca, un regalo di natale…) e compivo quotidianamente scansioni anti-spyware, antivirus, malware etc… perdendo ore della mia giornata in quelle operazioni, puntualmente irrise dal trojan di turno. Potevo, sempre secondo i miei amici -saggi amici-, impiegare lo stesso tempo sprecato in pulizie impossibili di windows, per conoscere e comprendere e imparare ad usare linux. Mi convinsero. Mi arrivò in mano la versione di ubuntu 6.10, che però non riuscii ad installare. Preso dallo sconforto credetti che ci fosse un qualche segnale cosmico che mi voleva fare capire di lasciare perdere (anche perché alcune guide su linux ai tempi mi sembravano scritte in aramaico antico, illeggibili). Ma con un colpo di reni e una sana consapevolezza di essere nel giusto scaricai l’immagine della 7.04, uscita pochi giorni prima, la masterizzai, capii che dovevo mettere avantutto il boot del pc dal lettore cd-rom e… riuscii nel mio intento. La felicità raggiunse il suo culmine quando l’installazione si compì. Avevo in mano una distribuzione splendida, abbastanza facile da usare e ben supportata da una comunità incredibile. A distanza di un anno, problemi ne ho avuti, ma mai imposssibili da risolvere: stessi problemi che mi hanno permesso di evolvere le mie conoscenze e superarmi. Sono felice e non tornerei per niente al mondo a quel mondo di controllo e sottomissione di un individuo a volontà astratte e inintelligibili che è il mondo della microsoft. Nel frattempo consiglio e installo ubuntu a tutti i possessori di pc che mi stanno vicini. Ecco la mia storia, la mia partenza avvenuta l’anno scorso con ubuntu-linux. Spero ti sia divertito leggendola: se mai volessi quotarmi
Mi sono davvero divertito, nulla da eccepire, il controllo di MS e di tanti altri Big è una cosa che va oltre la legalità, stiamo parlando di controllazione le singole azioni dell’individuo, con Linux questo non succede, in virtù del codice aperto, in virtù del buon senso, in virtù del free as in free. Grazie davvero per la tua testimonianza che si va ad aggiugnere alla lista dei partecipanti all’iniziativa ubuntu, adesivi meritati, strameritati per aver trattato un argomento così delicato.]]>