Layer 06

Ubuntu Hardy Heron alpha 5 – Release Notes

Come lo stesso staff di ubuntu raccomanda e ricorda, questa è una versione alpha ossia instabile di ubuntu, ancora in fase di sviluppo, da non utilizzare quindi su macchine in produzione, bensi su macchine “muletto” qualora si voglia testare il funzionamento di questa versione e riportare eventuali bug riscontrati, al fine di ottenere un miglior sviluppo finale della stessa, a tal proposito invito gli interessati e riportare le loro esperienze “buggose” sul launchpad https://blueprints.launchpad.net/ubuntu/hardy. Chi avrà letto l’articolo del rilascio si sarà sicuramente scritto una lista con le innovazioni che troviamo a partire dalla 5 alpha rilasciata stanotte: Server Xorg portato alla versione 7.3, gli sviluppatori si sono concentrati sullo scrivere un server con una migliore autoconfigurazione a fronte di un file, contentente le configurazioni appunto, minimale. Linux Kernel 2.6.24 il kernel con il quale è equipaggiata questa versione è il 2.6.24-8.14, oltre alle solite operazione di merge con la mainline del kernel ufficiale, l’innovazione più importante consiste nell’introduzione del supporto a dynticks, un modulo per i processori amd64, che consente di avere la stessa gestione di risparmio energetico già presente su sistemi a 32 bit, nelle più recenti architetture a 64 bit. Pulse Audio come server audio attivato di default, scelta secondo me ancora un pò azzardata, in quanto ancora alcune applicazioni non-gnome, devono essere impostate per mandare l’output su pulse/esd e non su alsa quindi, ed inoltre il sistema di controllo volume ancora non è integrato; ma ehy…stiamo sempre parlando di una alpha 5 ;) Policy kit la cui integrazione è stata ulteriormente migliorata, ne avevo già parlato di questo interessante tool, a tal proposito vi rimando all’articolo di riferimento Firefox 3 Beta 3 che rimpiazza firefox 2 come browser di default,e che migliora l’integrazione con l’ambiente gtk, come ad esempio set di icone e colori che sono in tema con gli stili gtk2. Transmission uno dei più celebri client torrent disponibili su ubuntu, che rimpiazza il classico Gnome BitTorrent, ed acquista una interfaccia in stile GTK

transmission-gtk.png

Vinagre come client predefinito per remote desktop al posto del precedente xvnc4viewer. Vinagre introduce un sistema di gestione delle connessioni abbastanza interessante, in quanto ci permette di poter controllare più macchine simultaneamente, oltre che tenere traccia delle nostre connessioni recenti preferite, e ci consente di scovare sulla rete server vnc attivi tramite l’utilizzo di avahi

vinagre.png

Brasero che va a sostituire Serpentine, e che andrà a complementare le funzionalità di masterizzazione di Nautilus

brasero.png

World Clock andrà a completare le funzionalità dell’applet già presente sul pannello di gnome, dando la possibilià di visualizzare il meteo e l’ora di svariati posti nel mondo.

intlclock.png

GVFS è un file system virtuale, che andrà a sostituire l’attuale backend di gnome ossia GnomeVFS, esso sarà integrato in Nautilus 2.21.6, tra le innovazioni maggiori troviamo la possibilità di mettere in pausa e riprendere le operazioni con i files, gestire i permessi per gli utenti integrandosi con policykit, senza contare i miglioramenti nelle prestazioni generali

nautilus-gvfs.jpg

Gnome system monitor  ottiene invece una veste nuova, nel tab resources infatti trovano posto nuovi widget creati con grafica vettoriale (cairo vi dice qualcosa? ;) )

 g-s-m-alpha5.png

KVM finalmente è ufficialmente mantenuto all’interno del kernel ubuntu, libvirt e virt-manager sono state adattate per ubuntu, che consentono una creazione di una macchina guest in maniera facile e veloce, virt-manager inoltre ci consentirà di gestire una macchina guest in remoto su un server. Il kernel ubuntu infine, conterrà già le modifiche necessarie per migliorare ulteriormente la gestione delle periferiche di I/O da parte delle macchine guestate

UFW acronimo di Uncomplicated FireWall è un tool per la gestione semplice ma completa del firewall per ubuntu, di modo da ottenere una protezione completa senza dover per forza essere degli amministratori di rete. Attualmente si compone solo di una interfaccia a command-line per la gestione di semplici firewall per computer host.

UMENU che è andato a sostituire WinFOSS per l’installazione di ubuntu su sistemi windows con l’ausilio di wubi, questo si traduce nella semplicità di installazione in quanto sarà possibile installare ubuntu in uan partizione dedicata senza dover riavviare e rendere il lettore cd la prima periferica d’avvio.

umenu.png

WUBI già molti di noi lo conoscono, ci da la possibilità di installare ubuntu su sistemi windows come fosse un qualsiasi altro applicativo e non un sistema operativo a se stante, questo significa che non ci sarà bisogno di una partizione dedicata (attenzione è differente da umenu), non si andrà a modificare il bootloader originale, e si potrà avere un installazione identica a quella normale. Anche se è raccomandato installare ubuntu utilizzando wubi e una partizione dedicata, per ovvi motivi, però potrebbe essere una valida alternativa per provare ubuntu prima di passare magari ad una full-installation.

wubi.png

vi ricordo che se volete provare la alpha 5 di hardy heron potete o upgradare la vostra gutsy utilizzando l’update manager, oppure scaricare l’iso del cd, per far questo basta dare un occhio alla sidebar di sinistra

Via LogUbuntu]]>